mercoledì 16 aprile 2025
Il Manifesto di Ventotene - La crisi dello Stato Nazionale
25 aprile - Festa della Liberazione. Intervista al professor Luca Baldissara...
Per comprendere meglio l’importanza dell'anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, ne parliamo con il prof. Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione all’Università di Bologna. E con il nostro amico Giornalista e scrittore Corrado Augias!
Intervista alla storia sul 25 Aprile LIBERTÀ DEI POPOLI E SUDDITI!
a cura di S. D. M. di Crv e Acr*
Il 25 aprile è una data piena di SIMBOLI... É una festa INTERNAZIONALE, ma vediamo l'talia, che cosa avvenne esattamente nelle giornate di primavera di 80 anni fa?!
I Partigiani sfilarono per le strade di milano...
Il 25 aprile 1945 a Milano - dove operava il CNL =Comitato di liberazione Alta Italia,
il principale organo di governo clandestino della Resistenza e venne liberata la nostra Patria mentre ancora affluivano in città le formazioni partigiane lombarde. Questa giornata è stata presa come data simbolo della fine della guerra e della nostra liberazione, prima provvedendo a festeggiarla fin dal 1946, con una decisione ad hoc del governo, e poi, nel 1949, proclamandola festa nazionale permanente.
Il 25 aprile è in realtà un giorno "spalmato" nell'arco di più giorni: "il 21 viene liberata Bologna, la prima importante città alle spalle della Linea Gotica, il cui controllo è assunto dai partigiani a ridosso dell'arrivo degli Alleati, (...Francia Inghilterra e Stati Uniti). Poi seguono il 22 Modena, il 24 Reggio Emilia, La Spezia, Genova, Asti. Il 25 Milano e Savona. Il 26 Novara, Parma eVercelli. E via via tutte le città e i paesi del Nord Italia.
L’insurrezione raggiunge il culmine (militare e politico) della guerra partigiana, per garantire il riscatto dalle viltà del fasci-nazismo nel provocare la guerra e cercare la necessità di rinnovamento nella profondità delle strutture politiche e istituzionali dello stato italiano, umiliato e deriso dal ventennio fascista e dall'epilogo della seconda guerra mondiale 40/45.
Ora sentiamo da alcuni emeriti antifascisti...
Il Professor Luca Baldissara e il Giornalista, scrittore più seguito ed amato da sempre... Corrado Augias ... nei loro recenti saggi che hanno sottolineato come in quel giorno i fatti siano stati vissuti in modo assai diverso nelle varie parti d'Italia e di conseguenza la "memoria" sia stata tramandata in modo differente, spieghiamo in quale modo?!
Il 25 aprile, oltre a ricordarlo in un basilare momento simbolico della "Liberazione", si rivela... l’inizio di un percorso ... difficile e lento di ricongiungimento degli italiani, che hanno vissuto differenti realtà e di vita e di guerra.
Il 25 aprile è stata la somma imprecisa di diversi ... 25 aprile di Liberazione: per un terzo del Paese segna la fine della guerra e dell'inimicizia tra italiani (fascisti e antifascisti) e linvasore tedesco (nazisti), per i rimanenti due terzi, scendendo la penisola, il termine di un conflitto ormai distante, offuscato semmai dalle diverse realtà in atto per un difficilissimo presente. Le memorie non possono che riflettere questa diversificazione del ricordo collettivo, con le fratture che allora hanno suscitato e che non si lasciarono facilmente ricomporre in una memoria pubblica e unitaria del "25 aprile".
Le truppe alleate entrarono a Bologna il 21 aprile 1945! Ha significato un 25 aprile per la storia d'Italia e deve essere fondamentale ricordarlo ogni anno!....
"Non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento", scrive il 28/11/ 1943 Giaime Pintor, motivando la scelta partigiana che lo avrebbe portato alla morte. In queste parole vi è il senso profondo, dell’etica individuale e di una generazione che si oppose al Nazi-fascismo.
Ora ascoltiamo Corrado Augias sul 25 Aprile... significa riassumere tutta la questione in una sola realtà, per nulla semplificante: *COSTITUZIONE!* Qualsiasi riflessione ... sia sulla realtà e sia sui fatti storici si concentra ... *sempre su questa Carta che finirà per incarnare la nostra liberazione. "COSTITUZIONE"...*
Oggi, pur in un mondo completamente diverso, dove però la guerra è riemersa drammaticamente come orizzonte di realtà, quelle parole consentono di cogliere quanto di attuale c’è nella scelta di allora, di individuare una "utilità" della conoscenza della storia per l’oggi e per il futuro, di restituire un senso al 25 aprile.
Per quella generazione era la guerra che aveva imposto la "presa di possesso del concreto”, mettendo la società di fronte ai pericoli “che minacciano i presupposti di ogni vita individuale" e spingendo ad una "corsa verso la politica" destinata secondo Pintor a riprodursi "ogni volta che la politica cessa di essere ordinaria amministrazione e impegna tutte le forze di una società per salvarla da una grave malattia, per rispondere a un estremo pericolo". Questo, che per Pintor costituiva il "senso morale" della mobilitazione collettiva, è, oggi come allora, il valore intimo, essenziale, necessario della scelta di impegnarsi per l'utilità comune riassunta nel 25 aprile...
Parlare di 25 Aprile e di liberazione con Augias diventa un impegno, nella consapevolezza della differenza profonda che c'è... tra liberarsi e... restare liberi. Da questo punto di vista Augias, vede questo passaggio ...dalla Resistenza al varo della Costituzione Italiana ...decisivo!
La Liberazione, certo. "La nostra Resistenza...( dice Augias) ci permise di liberarci con dignità. Poi dopo la liberazione arrivò la libertà e la nostra Costituzione che ci permise di ritornare a pieno titolo nel consesso internazionale. La Carta di legittimazione e liberazione per poterci presentare di nuovo davanti al resto del mondo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo". Quel rientro nel mondo internazionale... a testa alta... è nelle parole di Alcide De Gasperi che le pronunciò il 10 agosto del 1946 alla Conferenza di Pace di Parigi... da presidente del Consiglio dei Ministri...
"Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è come soprattutto la mia qualifica da ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione"... Cio dimostra.. se ve ne fosse bisogno come si deve comportare chi ci rappresenta... davanti al mondo...
(non come ora che il governo vede: la lega filoputiniana che non vuole il riarmo dell'Europa con ottocento miliardi di armi alle nazioni europee e fratelli d'italia filotrampiana che vuole il riarmo europeo di ottocento miliardi di armi alle nazioni europee)!
Dopo 80 anni di pace e senza aver fatto i conti con la storia...sul misero ventennio di dittatura fascista.. culminato con la tragica 2a guerra
Mondiale del 40/45...
Buon 25 Aprile!
mercoledì 12 marzo 2025
Ultime dei giornali di crv e acr e Psi a cura di Crv
*130 anni di Psi!*
*In Italia è in Europa...*
a cura di Crv = Centro Ricerche VALASSINESI-CRV
La permanente delegittimazione dei socialisti italiani ed Europei...
Testimoniata dalla polemica social fra Claudio Martelli e Carlo Calenda riporta in superficie il trentennale riflesso condizionato che i protagonisti della cosiddetta seconda e terza repubblica hanno nei confronti della storia recente e più conclamata del più antico dei partiti italiani ed Europei: il Partito Socialista Italiano.
Quel che ci sentiamo di dire in premessa, e senza retorica alcuna, noi ci sentiamo autorizzati dalla nostra Storia personale e collettiva ad affermare quel che andiamo dicendo, è che non permetteremo oltre che si persegua nell’oltraggio in particolare nell’anno nel quale si celebra il 130º della nascita del Partito Socialista Italiano ...ed Europeo.
Riccardo Lombardi amava ripetere parlando di noi che *Forse...* Avremo commesso molti errori di cui pentirci, ... scissioni e alleanze... ma nessuno di cui doversi *vergognare”.*
Claudio Martelli uno dei leader piu' importanti del socialismo italiano ed Europeo svolge una considerazione paternale nei confronti di Calenda, un uomo di azienda prestato alla politica che aveva dato prova di caparbietà e di serietà nella sua breve “azione” politica, non nascondendo anche doti potenziali di leadership.
Claudio, suggeriva bonariamente di non rinchiudersi in una condizione solipsistica, che è la tragica condizione nella quale sono sopravvissute e scomparse molte esperienze della seconda Repubblica.
I Partiti crescono nel confronto democratico, nella capacità plurale del coinvolgimento della propria classe dirigente e si rafforzano nella capacità di sintesi del Leader.
Quando il Leader si isola o si ritiene infallibile incomincia a sbagliare. Ed é quello che successe anche a Bettino Craxi dopo sedici anni di guida del partito Socualista.
Calenda invece di cogliere la sensibilità educativa delle parole di Martelli si è schernito ed ha ricominciato con la stucchevole litania del cedimento etico dei socialisti italiani ed Europei.
Avendo servito i Confindustriali per diversi lustri il suo era un pulpito inadatto, di più: si è rivolto a Martelli replicando le stesse accuse che avrebbe potuto fargli un giustizialista incallito meritandosi una risposta magistrale che mette la pietra tombale sopra i rapporti fra questo leaderino di stagione e i socialisti italiani ed Europei.
Detto questo resta insopportabile questo continuo riferirsi alla nostra nobile storia insistendo con le incursioni morali... *chi è senza peccato scagli la prima pietra*!
Nessun leader politico che calca le scene da un trentennio può salire su un trespolo moralistico; nessuno.
Sono forze politiche sostenute dal sistema finanziario, da stati stranieri, stressando il sistema economico pubblico. Sono tutti finiti sotto inchiesta e a nulla vale il fatto che siano riusciti a scampare alla legge aggirandola utilizzando fondazioni, sapendo occultare sapientemente le plusvalenze nelle operazioni economiche di Stato, finanziando non più la democrazia e i partiti ma le singole persone riducendo la politica ad un oligarchia riservata ai “migliori” ed a partiti ultra personali come dimostra la recente vicenda della crisi dei *cinquestelle*; al confronto quelli della Prima Repubblica erano i “ragazzi della via Paal”..
Noialtri siamo stati estromessi dalla lotta politica, abbiamo dato un contributo formidabile a questo stato di cose, con le nostre divisioni e le nostre indecisioni, tuttavia sarebbe sbagliato non ritenere che la nostra *anchilosi e il senso della nostra impotenza* sia riferibile anche a questo intollerabile pregiudizio politico dal quale siamo circondati.
Ora tuttavia sia chiaro che la risposta nei confronti di chi infanga e calpesta la nostra Storia avrà sempre una risposta Politica secca da parte di tutta la Comunità Socialista italiana ed Europea, ovunque i suoi componenti siano collocati, e qualsiasi sia il nostro punto di vista sull’attuale situazione politica.
Noi non consentiremo più questo dileggio nei confronti della nostra Storia da parte di nessuno. Abbiamo dato a questo paese e all'Europa un contributo formidabile per le sue libertà e per la dignità delle donne e degli uomini.
Ridurre la nostra Storia ad una caricatura non é più consentito a nessuno.
Ed é questo lo spirito con cui festeggeremo il nostro 130º anniversario della nascita del PSI.
Clubfturati.blogspot.com
Grazieeeee gioia🌹
... per l'ispirazione della prosa!
*El tredesin de Marz l’è una fera cunt tanti banchett de fiur che la se tègn el prim sabet e dumèniga dopu el tredes de Marz in via Crema e lì inturna. Tùtt lì? Calma! Bisogna ‘ndà indré d’un quai annèt: al tredes de mars del 51 d.c.. A Milan eren tùcc pagani. Ma in chel dì lì l’è cuminciada la cunversiun di milanes. El San Barnaba Apostolo, per minga scunfundes cunt di alter San Barnaba che chì ghe c’entren nient, el vureva entrà in città da la porta Orientale che la saria la Porta Venesia del dì d’incoeu. Per pasà la Porta gh’era de pagag un’uferta ai dei pagani. Ma lù el vureva no. L’ha catà su un para de ramèt e l’ha fa una crusèta. Poeu l’ha tirà su un sass che in di so man el s’è smulà. El ghe dà una furma rutunda. Per fal pùsé bèl, cunt i dit el ghe scava tùtt’inturna tredes segn cume se fudessen di ragg d’una rœda de biciclèta. Cunt la sua crus in mes l’era propi bela de vidè. Se l’è metù in brasc e l’ha traversà la Porta. Miracul! Tùtti i statui di dei pagan s’in sbrisulà de culp. L’è ‘ndada via de culp anca la nev che gh’era in tèra e sota l’era prunt un bel prà verd quatà de tùti i fiur de Primavera. Alura i gent se cunvertiven e lù ie batesava. La Milano cristiana l’è nasùda inscì. O inscì la cùnten sù i milanes anca se ‘l San Barnaba l’è mai vegnù a Milan: l’era mort a Cipro martirizà. La pedra cunt i so tredes sègn la se trœva in la gesa de Santa Maria al Paradis, in del Curs de Porta Vigentina. Anca se l’era una roba che la c’entra cunt la religiun di Celti dell’Insùbria. E per finì, el trèdes de Mars se taiava i cavei ai fiœ che, inscì, dopu cresèven pusè fort.*
Sergio Merzario Direttore de el milanes
Ricerca fatta da Crv su ispirazione della ns. Collaboratrice e collega giornalista che ringraziamo per il msg che ci ha ispirato a questa bella prosa... notte
giovedì 6 marzo 2025
venerdì 31 gennaio 2025
Magistratura e governo a cura di Crv-Centro Ricerche Valassinese su Europa!
Governo e Magistratura
MPS MEDIOBANCA OPERAZIONE DI MERCATO ? E CHI CI CREDE ?
la politica sta sempre dietro queste operazioni per farne questioni di potere. MPS ha navigato in cattive acque per molti anni quando era feudo delle sinistre. Una robusta capitalizzazione ha portato privati di peso (Caltagirone, Del Vecchio, ecc.) ad avere congrue quote mentre il MEF mantiene la maggior partecipazione. Mediobanca pure accoglie importanti partecipazioni private e soprattutto ha in pancia le Generali da sempre boccone ambito da molti.
E' cambiato il vento e adesso le destre vogliono rimescolare le carte. Ne uscirà il solito polpettone con fette più o meno ampie per tutti e il sistema andrà avanti. Ben venga comunque un terzo polo per allinearci ai paesi più evoluti: il primo da sempre riserva di caccia della cosiddetta sinistra moderata (ex dc), il secondo (Unicredit) ormai non più esclusivamente italiano e questo invece che dovrebbe avere pedigrèe nazionale.
giovedì 30 gennaio 2025
Questo latte è molto pericoloso se hai il diabete!
Un palco a Palazzo con una Pianista innamorata e una Presidente attenta al bello e alle esigenze dei suoi estimatori... vivi e aiuta... dai e ti sarà Dato! A cura di acr il Sanremese e per la gente... da acraccademia.blogspot.com con acraccademia.it
mercoledì 29 gennaio 2025
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